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  • Scopri come migliorare incassi e pagamenti nella tua azienda

    A marzo 2020 in Italia c'è stato il #lockdown, aziende chiuse fino al maggio 2020, poi sembrava tutto essere finito, ma così non è stato, seconda ondata, poi la terza. Le attività sono in ginocchio! L'emergenza #coronavirus ha impattato sui bilanci in modo molto diverso. alcuni settori hanno addirittura avuto un trend positivo, altri invece no, potremmo dire addirittura catastrofico. L'e-commerce ha sicuramente incrementato il fatturato, ci sono stati alcuni settori, come settore auto e turismo e ristorazione che hanno avuto uno scenario, i primi negativi, con perdite di fatturato dal 15% al 50%, i secondi addirittura catastrofico con perdite oltre il 50%. Come si è tradotto in termini di gestione aziendale e bilancio questa #pandemia? Le imprese solide, con clienti perla maggior parte solidi, sebbene abbiano avuto una contrazione del fatturato, hanno pian piano incassato i crediti ante-covid, magari concertando piani di rientro con ulteriori dilazioni, riequilibrando i pagamenti con le stesse modalità, concentrandosi poi su nuove strategie e modalità di vendita, concordando nuove dilazioni a partire dalla ripresa post-covid. Le imprese sufficientemente solide, ma con una clientela non abbastanza solida, hanno operato allo stesso modo, soffrendo magari nell'approvvigionamento a causa della scarsità di risorse finanziarie, ricorrendo a nuovo indebitamento, possibile grazie agli interventi governativi e alle maggiori garanzie rilasciate dal #fondodigaranzia. Le imprese insufficientemente solide, senza alcun monitoraggio dei clienti hanno avuto e tutt'ora hanno enormi difficoltà ad uscire dalle conseguenze del #covid. Cosa è accaduto nel tempo che è intercorso tra il pre-Covid, il Covid e cosa potrebbe accadere a quelle imprese che possono essere catalogate a metà via tra un'impresa solida e una impresa zombie. PRE-COVID Possiamo tranquillamente affermare che circa il 40% delle PMI italiane aveva difficoltà a gestire adeguatamente i flussi di cassa a causa di INCASSI con termini troppo lunghi e a causa di una riduzione pressoché costante del #credito bancario negli ultimi 10 anni Quali le conseguenze? Chi incassa lentamente a sua volta paga male i fornitori. Questo determina comunque un impatto significativo sul rating (affidabilità) delle imprese (leggi anche "Scopri come ti valuta la tua banca") LOCKDOWN Come già anticipato sopra, buona parte delle PMI ha subito danni importanti: calo di fatturato dal 20% ad oltre il 50% a seconda del settore, con difficoltà nella #supplychain, e problemi di liquidità urgente, questi ultimi, sono stati affrontati in parte con la concessione di finanziamenti garantiti dallo stato, sebbene non siano stati concessi in modo indiscriminato. (Leggi anche "Tutto ciò che devi sapere per richiedere un finanziamento con il Decreto Liquidità") POST COVID L'attuale momento contingente, ha determinato l’aumento vertiginoso del rischio del credito inducendo il sistema bancario che "rifornisce" le imprese di liquidità ad operare esclusivamente con il #fondodigaranzia al 90% o 100%, per avere una maggior tutela ed un minor impatto in caso di default di un'impresa, oltre a beneficiare della ponderazione zero dell'importo garantito. Cosa accadrà? Le banche che hanno già concesso credito non saranno disponibili ad aumenti anche in considerazione del fatto che il calo di fatturato e l'allungamento degli incassi e pagamenti, necessariamente avvenuto, avranno avuto un impatto più o meno forte [a seconda dell'azienda e del settore] sui bilanci. Come superare questo momento di impasse? La pandemia ha spinto le imprese a cercare nuovi modi di fare business, questa necessaria innovazione ha pervaso anche il settore del credito. Affianco ai tradizionali strumenti finanziari, come #chirografario, #anticipofatture, #fidodicassa, si sono affacciate nuove modalità di accesso al credito e gestione degli incassi e pagamenti. Tra questi senza dubbio i più interessanti sono l'#invoicetrading, la #cessionecreditifiscali Strumenti alternativi, che possono aiutare a governare e gestire al meglio i flussi finanziari della tua azienda. Scopri come migliorare incassi e pagamenti nella tua azienda VELOCI, PIU' ECONOMICI, CON MENO VINCOLI. -- > SCOPRI DI PIU' A TE LA SCELTA PUOI DECIDERE SE SUBIRE LA SITUAZIONE ATTUALE O SCOPRIRE NUOVE ED INNOVATIVE SOLUZIONI. SE FAI PARTE DI COLORO CHE VOGLIONO SAPERNE DI PIU' -- > CLICCA QUI

  • Prestito con garanzia 100% trasformabile a Fondo Perduto

    La Commissione UE ha ancora modificato il #temporaryframework, in buona sostanza, ha ampliato i termini di scadenza al 31 dicembre 2021, per consentire agli Stati membri di adottare misure di sostegno al tessuto economico in deroga alla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato. Scarica il documento Cosa significa? Significa che le imprese che ottengono finanziamenti entro il 31 dicembre 2021 potranno vederli trasformati tutti integralmente in parte, in sovvenzioni a fondo perduto entro il 31 dicembre 2022. Il Governo era già intervenuto ad allungare la durata di questi finanziamenti portandoli fino a 15 anni. Se si considera che solo il 40% delle imprese aventi diritto ad oggi ha richiesto il finanziamento di cui all'art 13 della Legge n. 40/2020 lettera m), possiamo chiaramente immaginare che con questa notizia, anche il restante 60% non perderà questa occasione. Indebitare la propria azienda, non per investire, ma per "pagare i debiti" non è mai cosa buona, a meno che l'operazione non è inserita in una più ampia operazione di riallineamento dei flussi di cassa che parte dalla gestione dell'azienda. Tuttavia, questa possibilità apre un nuovo scenario, una sovvenzione, quindi un fondo perduto ,integrale o parziale. Ovviamente questa possibilità la conosceremo, come di consueto, solo a fine dicembre 2022, per cui vale la pena di valutare con attenzione se richiederla o meno, tenendo presente che comunque, questo aiuto andrà ad impattare sul monte aiuti, che ad oggi è stato aumentato a 1,8mln di euro. In prospettiva, suggeriamo di fare un bel business plan in cui definiamo la strategia della nostra impresa per i prossimi tre anni, valutiamo l'impatto di questo ulteriore indebitamento fatto o a farsi, dopodiché, avremo ben chiaro cosa accadrà alla nostra impresa e al nostro rating, perché non dimentichiamo, che le banche ed i nostri fornitori valutano la nostra affidabilità in base ai "nostri numeri" ovvero il bilancio (clicca per scoprire come ti valutano le banche e i tuoi fornitori), che non ci stanchiamo mai di dire è la conseguenza logica delle scelte dell'imprenditore. Per ulteriori info o confronti contattaci

  • ISTAT 292mila PMI fanno fatica a reagire. Scopri come superare la crisi.

    Se non sai come uscire dalla crisi dovuta al COVID, scopri perchè non ci riesci e come fare per uscirne L'ISTAT ha misurato l’impatto dell’emergenza sanitaria ed economica dovuta alla diffusione del Covid-19 sulle imprese in Italia. La diffusione della pandemia sta determinando effetti profondi sul tessuto socio-economico del Paese per cui fornire un quadro accurato e tempestivo della situazione e delle prospettive è assolutamente necessario per capire come uscire da questa crisi che attanaglia le imprese, uno degli ambiti maggiormente colpiti dalla crisi. DA un report dell'ISTAT emerge che: Tra marzo e aprile le 4 imprese su 10 hanno fatturato oltre il 50% in meno Oltre la metà delle imprese (37,8% di occupati) prevede una mancanza di liquidità per far fronte alle spese che si presenteranno fino alla fine del 2020. Il 38,0% (con il 27,1% di occupati) segnala rischi operativi e di sostenibilità della propria attività e il 42,8% ha richiesto il sostegno per liquidità e credito (DL 18/2020 e DL 23/2020). Le principali opzioni adottate per far fronte alla crisi sono state: riorganizzazione di spazi e processi (23,2% delle imprese) e modifica o ampliamento dei metodi di fornitura dei prodotti/servizi (13,6%) Ci sono però circa il 40% delle imprese che guidano la ripresa. Abbiamo quindi: Imprese statiche in crisi che non hanno definito alcuna strategia di reazione ben definita Imprese statiche resilienti che hanno potenzialità per poter uscire dalla crisi ma ancora non le hanno espresse Imprese proattive in sofferenza che guardano al futuro, vogliono innovare, ma non hanno i mezzi necessari per poterlo fare nel breve periodo Imprese proattive avanzate che nel corso del 2020 hanno aumentato gl investimenti per contrastare la crisi Le imprese che hanno maggiori difficoltà sono quelle che risultano ancora prive di un chiaro quadro strategico per reagire alla crisi e senza un piano di sviluppo di medio e lungo periodo. Come uscire quindi dalla crisi? Occorre una riconversione produttiva Riorganizzazione dei processi verso novi processi industriali Riposizionamento della propria attività Investimenti per rafforzare la propria competitività Non sai come fare? Tu che tipo di azienda sei? come hai affrontato la crisi? Contattaci ora saremo al tuo fianco per vincere questa battaglia

  • Nuove regole europee di default: cosa accade il 1° gennaio 2021

    In questo giorni si sente tanto parlare delle nuove regole di default stabilite a livello europeo, se ne parla come un fulmine a ciel sereno, ma tanto a ciel sereno non è. I criteri che le banche devono utilizzare per identificare le esposizioni in stato di default sono disciplinati a livello europeo dal Regolamento sui requisiti di capitale delle banche, entrato in vigore il 1° gennaio 2014; per assicurarne un'applicazione uniforme in tutta Europa, la Commissione europea (con un Regolamento del 2018) e l'EBA (con linee guida del 2017) hanno fornito ulteriori specificazioni, applicabili dal 1° gennaio 2021. Ma vediamo quali sono le nuove regole Prima di tutto si fa una distinzione tra privato/PMI e Impresa, dove per privato/PMI si identificano Persone fisiche, titolari di ditte, liberi professionisti, ditte individuali e imprese con fatturato inferiore a 5 milioni di Euro ed esposizioni verso la banca inferiori a 1 milione di Euro. Il default si ha quando: Il privato/PMI ha un importo non pagato che supera € 100,00, mentre per le imprese la soglia è di € 500,00 Importo supera l'1% delle esposizioni verso la banca le esposizioni perdurano per oltre 90 giorni Ora la domanda nasce spontanea: ma se supero i miei affidamenti di € 100,00 o € 500,00 (a seconda del tipo di azienda) sarò segnalato come cattivo pagatore? La risposta è NI!! ????? perchè NI? Perché affinché si sia segnalati in CR occorre che si verifichino non una condizione, ma diverse e nello specifico tutte e tre quelle segnalate sopra, ovvero superare l'importo soglia + percentuale soglia + tempo soglia. Di seguito un layout per capire meglio: Sostanzialmente non si potrà andare a rosso sul conto corrente. Queste nuove regole inducono le imprese a prestare molta attenzione alla gestione delle finanze, all'utilizzo dei conti correnti. Quindi non si potrà più sconfinare? Lo sconfinamento, rappresenta un utilizzo dei fondi per importi superiori alle disponibilità presenti sul conto o al fido accordato; la possibilità di sconfinare non è un diritto del cliente, ma una facoltà concessa dalla banca, che può anche applicare commissioni (la CIV, commissione di istruttoria veloce). Dal 1° gennaio, come già oggi, le banche potranno continuare a consentire ai clienti utilizzi del conto, anche per il pagamento delle utenze o degli stipendi, che comportino uno sconfinamento. Si tratta tuttavia di una scelta discrezionale della banca, che può consentire oppure rifiutare lo sconfinamento. Certo è che sconfinare non è un buon segnale che l'azienda da alla propria banca ed al sistema bancario, vuol dire che non siamo in grado di pianificare i nostri flussi di cassa o che, peggio ancora, non siamo in grado di onorare gli impegni presi. Le nuove regole europee sulla definizione di default hanno un impatto rilevante sulle segnalazioni nella Centrale dei rischi? Le nuove regole hanno un impatto molto limitato sulla Centrale dei Rischi, ma comunque nella valutazione "merito di credito" vanno considerate. La novità riguarda la classificazione "a sofferenza", che deve risultare uniforme per tutti gli intermediari che fanno parte dello stesso gruppo bancario o finanziario: se un cliente è affidato da più intermediari dello stesso gruppo, la classificazione a sofferenza dovrà considerare tutte le informazioni - positive e negative - che lo riguardano disponibili all'interno del gruppo stesso. Per ulteriori info di seguito link alle FAQ di Banca d'Italia Ora più che mai è necessario che si faccia attenzione alla propria programmazione finanziaria. Oggi più che mai il rating farà la differenza tra avere o non avere un finanziamento e quindi sviluppare o meno il proprio business. Se vuoi capire come la banca valuta la tua azienda clicca qui Se vuoi informazioni sui nostri servizi per scoprire come possiamo aiutarti clicca qui

  • Fondo ristorazione

    Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha posto in essere il Fondo Ristorazione con il quale si vuole sostenere le imprese in difficoltà, sostenendo il cibo italiano di qualità, a partire dai prodotti DOP e IGP, in modo da valorizzare i nostro territorio. Sono stati destinati 600mln di euro per l'acquisto di prodotti 100% Made in Italy Destinatari I ristoratori e le ristoratrici possono richiedere contributi a fondo perduto per un minimo di 1.000 e un massimo di 10.000 euro e utilizzarli per gli acquisti di prodotti dell'agroalimentare italiano effettuati dopo il 14 agosto 2020 fino al giorno di presentazione della domanda. Possono accedere al contributo ristoranti, pizzerie, mense, i servizi di catering, gli agriturismi e gli hotel con somministrazione di cibo. Per accedere al contributo occorre però verificare che il proprio codice ATECO sia tra quelli previsti. Codici ATECO I codici ATECO prevalenti previsti da Decreto Ministeriale sono i seguenti: 56.10.11 (ristorazione con somministrazione) 56.29.10 (mense) 56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale) 56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole) 56.21.00 (catering per eventi, banqueting) 55.10.00 (alberghi) limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo A partire dal 10 dicembre 2020 sarà possibile presentare la domanda per i seguenti Codici Ateco: 55.20.52 - attività di alloggio connesse alle aziende agricole 56.10.12 - ittiturismo, ai soli fini della presente procedura Per ulteriori informazioni Consulta la normativa -- > cliccando qui Richiedici assistenza -- > cliccando qui

  • Scopri come cambia il tuo business model post COVID19

    #iorestoacasa #covi19 #tuttoandrabene #coronavirus #stayathome sono gli hashtag che ci hanno accompagnato durante il lockdown. Ora #poivorrei è il nuovo must per la Fase 2. In quei giorni bui, la paura assaliva ognuno di noi, cresceva l'incertezza del post COVID19, tutti sognavamo, anzi desideravamo che tutto tornasse come prima, ma lo shock è stato forte, ancora sembriamo non rendercene conto. Potremmo assimilare il lockdown ad un lutto, tant'è che pian piano stiamo attraversando le 5 fasi di elaborazione del lutto: La FASE DELLA NEGAZIONE: sembrava che questo virus la cui prima diffusione è avvenuta in Cina, non interessasse noi, se non marginalmente. Vorrei solo ricordare il Premier inglese Boris Johnson che ha prima negato la gravità dell'epidemia, per poi "rimetterci quasi le penne", e fare un veloce dietro front chiudendo tutto. La FASE DELLA RABBIA: ce la siamo presi con il governo, con le Regioni, con i cinesi, con i pipistrelli, con il 5G etc etc La FASE DELLA CONTRATTAZIONE: siamo pronti ripartire, apriamo subito, ma dateci le misure di sicurezza per evitare i contagi, apriamo il 18, anzi il 4, forse meglio il 25. Siamo pronti La FASE DELLA DEPRESSIONE: ho parto, ma il fatturato non è quello di prima, i clienti non entrano, c'è ancora diffidenza e paura in giro, sarò tra i sopravvissuti? La FASE DELL'ACCETTAZIONE: occorre adeguarsi a questo nuovo mondo, nuove abitudini si inseriranno nella nostra vita, nel nostro modo di vivere, il modo di svolgere l'attività cambierà, in taluni casi occorrerà un nuovo business model, occorrerà inserire nuovi prodotti o addirittura nuovi modi di interagire con clienti e dipendenti. Un interessante studio, che è possibile leggere QUI, parla della nuova economia che da high touch diventa low touch, quindi da un modo di interagire in cui il contatto umano era molto marcato, si passa ad un nuovo modo di interazione, #lowtouch, con pochi contatti umani, questo perchè il #covid19 si propaga con il contatto, quindi il #socialdistancing è la prima regola da seguire per la sicurezza propria, dei propri dipendenti e per i clienti. Quindi passiamo da una #hightoucheconomy ad una #lowtoucheconomy C'è anche un interessante check-list per valutare il proprio grado di prontezza ad affrontare la low touch economy. La tua azienda si è adeguata alle nuove prescrizioni? Hai già capito come cambierà il tuo business model? Sai già cosa fare? Valuta il tuo grado di prontezza ad affrontare la LOW TOUCH ECONOMY clicca sul LINK -- > QUI e scopri quanto sei pronto

  • Impresa SIcura - Scopri come ottenere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di DPI

    Per accedere a questa agevolazione o per saperne di più clicca sul LINK -- > QUI COSA E' Il bando di Invitalia consente alle aziende di ottenere il #rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale (#DPI) finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica #COVID19. Si ottiene il rimborso fino al 100% delle spese sostenute. Importo massimo rimborsabile: 500 euro per ciascun addetto dell’impresa - a cui sono destinati i #DPI - e fino a un massimo di 150mila euro per impresa. Importo minimo rimborsabile: non inferiore a 500 euro. CHI PUO' PARTECIPARE #ImpresaSIcura si rivolge a tutte le #imprese, indipendentemente dalla dimensione, dalla forma giuridica e dal settore economico in cui operano che, alla data di presentazione della domanda di rimborso, siano: regolarmente costituite e iscritte come “attive” nel Registro delle imprese con sede principale o secondaria sul territorio nazionale nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria e non sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria. COSA FINANZIA Con #ImpresaSicura è possibile richiedere il rimborso delle spese per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale, sostenute tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della domanda di rimborso.  Impresa Sicura rimborsa l’acquisto di: mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3; guanti in lattice, in vinile e in nitrile; dispositivi per protezione oculare; indumenti di protezione quali tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici Per accedere a questa agevolazione o per saperne di più clicca sul LINK -- > QUI

  • Partenza a rilento per i finanziamenti da € 25.000,00

    Il sole 24 ore fa una fotografia allarmante sulle richieste di #finanziamento alle #banche per i 25 mila. 28 mila domande sembrano tante, ma se consideriamo che in Italia vi sono poco più di 25 mila sportelli bancari (dati ISTAT 2018), il conto è presto fatto: appena 1,1 richieste per sportello bancario. Consideriamo che in #Italia ci sono circa 760 mila #mPMI e circa 4,6 milioni di lavoratori autonomi, il conto è presto fatto: una % infinitesimale ad oggi è riuscita a richiedere ed ottenere il finanziamento. E' chiaro che non tutte le imprese si "accontenteranno" dei 25 mila, ma resta comunque un dato allarmante. Ma quali sono i motivi di questi ritardi? Abbiamo chiamato diversi operatori del settore, quali confidi, e ci siamo interfacciati con diversi istituti bancari. Le risposte sembrano essere tutte convergenti: Ritardo nelle regole da seguire: è stato emanato il #DecretoLiquidità, il #FondodiGaranzia ha predisposto il modello #allegato4-bis, ha emanato le #circolari operative, l'#ABI ha fatto le sue circolari, le #banche hanno cominciato ad organizzarsi - risultato ottenuto almeno 15 giorni persi. Nessun automatismo di delibera: nonostante il Decreto Liquidità abbia abbia indicato che per accedere la Fondo di Garanzia non sarebbero stati valutati gli andamentali, ne eventuali ritardi di pagamento post 31/01/2020, le banche faranno comunque una mini istruttoria valutando la bontà del cliente. Va da se che se un azienda non affidabile prima del #COVID19, non lo è neanche dopo. Le piccole banche locali, BCC in particolar modo, hanno risentito della sospensione delle rate. La sospensione ha fatto si che venissero a mancare i fondi necessari per poter erogare. Le condizioni imposte sono molto stringenti in termini di condizioni economiche. Non dimentichiamo che le banche hanno una finalità economica e quindi "devono guadagnare". Molti istituti bancari sono più orientati ad consolidamento con aggiunta di liquidità: non è una pratica errata, specie se si considera che i mancai incassi, hanno generato un aumento delle posizioni debitorie nei confronti dei fornitori, "congelando" di fatto le linee a breve termine. Per una ripartenza più agile, un consolidamento, magari con un congruo pre-ammortamento, consente alle imprese di potersi approvvigionare, cominciare ad incassare, magari anche gli arretrati, e riprendere a fatturare. Secondo il nostro punto di vista una richiesta di finanziamento fatta solo perché un decreto te lo consente, non è una buona strada. Al netto della valutazione bancaria, occorre fare una valutazione imprenditoriale, occorre stendere un piano economico finanziario, uno in cui sono previsti scenari ottimistici, altri per scenari medi e pessimistici. Richiedere un finanziamento, anche se garantito al 100%, è comunque un indebitamento, e per tanto ha impatto sul nostro bilancio. A nostro avviso, un finanziamento va valutato a seconda della tipologia aziendale e del piano di riapertura e sviluppo che si intende affrontare. Per approfondimenti o una consulenza gratuita, contattaci cliccando sul LINK -- > QUI

  • Tutto ciò che devi sapere per richiedere un finanziamento con il Decreto Liquidità

    Il#decretoliquidità ha provato a dare una spinta alla ripresa post #Covid19 puntando tutto sulle garanzie, sia del Fondo di Garanzia che di Sace. La confusione è stata tanta ed a nostro avviso è ancora tanta. Come in uno scenario post bellico, in un'#Italia distopica di un #futuro incerto dove la ripresa dell'#economia sembra difficile, dove la #hightoucheconomy cede il passo alla #lowtoucheconomy, dove l' #innovazione la fa da padrona in questo processo di #trasformazione, dove la consapevolezza di non ritrovare il mondo così come lo abbiamo lasciato, ci apprestiamo a riaprire le nostre imprese. Ma cosa accadrà il 4 maggio? Torneremo in azienda, ma non la riconosceremo più, non sembrerà più la stessa, non perché sia cambiata, ma perché la nostra idea di azienda, la nostra #vision e la nostra #mission, non saranno più al passo col nuovo mondo, ecco che allora dovremo adeguare la nostra azienda, avremo bisogno di risorse finanziarie. Il #decretoliquidità attraverso il #fondodigaranzia stabilisce diverse opportunità per le imprese, ma attenzione, il #decretoliquidità non fa alcuna imposizione alle banche, bensì dota le aziende di strumenti che facilitano al massimo al concessione del credito. L'Abi, con le sue circolari ha più volte stabilito quali sono le regole da osservare per gli istituti bancari per concedere credito alle imprese. Cosa è importante che tu sappia quando richiedi un finanziamento di € 25.000,00 alla tua banca: "NESSUN OBBLIGO ALLE BANCHE DI EROGARE FINANZIAMENTI "ANCHE SE HAI UNA GARANZIA AL 100% LA BANCA NON E' OBBLIGATA A DARTI IL FINANZIAMENTO" SE NON DIMOSTRI DI POTER RESTITUIRE IL FINANZIAMENTO (#rating accettabile, #centralerischi e banche dati private ok) LA BANCA NON TE LO CONCEDERA' SE DEVI INVESTIRE E' IMPORTANTE UN BUON BUSINESS PLAN CHE PRENDA IN CONSIDERAZIONE L'EMERGENZA COVID19 PERSONALE RIDOTTO E NUMERO ELEVATO DI RICHIESTE INGOLFERANNO LE FILIALI E PER IL FINANZIAMENTO DEVI ATTENDERE ANCHE MESI SE IL TUO FATTURATO E' INFERIORE A € 100.000,00 PUOI AVERE PIU' DI € 25.000,00 DI FINANZIAMENTO NON PUO' ESSERE UTILIZZATO PER COMPENSARE ALCUN PRESTITO PREESISTENTE, SIA SOTTO FORMA DI SCOPERTO DI CONTO CHE DI OGNI ALTRO TIPO DI FINANZIAMENTO, A PENA DECADENZA GARANZIA E QUINDI DELLE AGEVOLAZIONI RICEVUTE Se hai incontrato le difficoltà di cui sopra, o vuoi evitarle, clicca sul LINK -- > QUI ti possiamo aiutare Quando presento una richiesta di finanziamento, la banca fa comunque una istruttoria per valutare la tua affidabilità finanziaria, questa viene valutata sul tuo comportamento passato, inoltre, valuta anche la tua capacità di gestire e far ripartire la tua azienda. Nessuno ti finanzierà "solo perché c'è la garanzia dello Stato al 100%". La garanzia è utile alla banca laddove non dovessi essere in grado di pagare il finanziamento, ma comunque davi dimostrare in fase di richiesta di "sapere cosa stai facendo" e "perché lo stai facendo" Non rischiare di rimanere senza denaro per ripartire, clicca sul LINK -- > QUI ti possiamo aiutare

  • Decreto Liquidita' - Tutto ciò che c'è da sapere per accedere ai finanziamenti

    Oggi ci siamo confrontati con Kristian Ruggeri, fondatore di "INSINERGIA" una dinamica e innovativa realtà di Formazione in Comunicazione e Coaching sia on-line che off-line sul Decreto Liquidità, su come accedere ai finanziamenti e se ne vale davvero la pena. Per richiedere un finanziamento fino al 25% del tuo fatturato (massimo € 100.000,00), fino a € 25.000,00 con garanzia 100% del Fondo di Garanzia - >scarica il modulo al LINK -- > QUI Richiedici info su come ottenerlo cliccando sul LINK -- > QUI Guarda il video

  • DECRETO LIQUIDITÀ' - INTERVENTI PER LE PMI

    Garanzie per piccole imprese e Partite IVA al 100% per prestiti fino a 25.000 euro, dal 70 al 90% a seconda della dimensione e del fatturato: vi anticipiamo i primi dettagli sui finanziamenti del decreto liquidità imprese. Per fronteggiare l'emergenza #COVID19 è in uscita un nuovo decreto, che stabilisce gli aiuti alle imprese che hanno subito danni a seguito di chiusura e/o diminuzione di fatturato, al fine di assicurare la necessaria liquidità alle imprese con sede in Italia. I finanziamenti saranno garantiti da SACE o dal Fondo di Garanzia Per conoscere meglio SACE o il Fondo di Garanzia clicca sul LINK -- > QUI Di seguito una anticipazione dei contenuti del Decreto Liquidità per le PMI che utilizzeranno il Fondo di Garanzia Finanziamento per PMI E PERSONE FISICHE ESERCENTI ATTIVITÀ DI IMPRESA, ART I O PROFESSIONI di importo massimo di € 25.000,00 massimo 25% del fatturato: Esempio: "ho un fatturato di € 60.000,00 rilevabile dall'ultima dichiarazione fiscale presentata o dall'ultimo bilancio depositato, posso richiedere un finanziamento di € 15.000,00" Valutazione della pratica: nessuna, la garanzia è concessa anche in favore di coloro che presentano, alla data della richiesta di garanzia, esposizioni nei confronti del soggetto finanziatore classificate come “inadempienze probabili” (Unlikely To Pay - UTP) o “scadute o sconfinanti deteriorate” (Scadute da oltre 90 giorni - Past-Due), purché la predetta classificazione non sia precedente alla data del 31 gennaio 2020 Tasso applicato: approssimativamente 1,20% Costo della garanzia: ZERO Finanziamento per IMPRESE CON FATTURATO FINO A 3,2 MILIONI E FINO A 499 DIPENDENTI di importo non superiore al minor importo tra il 25% del fatturato e € 800.000,00: Esempio: "ho un fatturato di € 2.000,000.00 rilevabile dall'ultima dichiarazione fiscale presentata o dall'ultimo bilancio depositato, posso richiedere un finanziamento di € 500.000,00" Valutazione della pratica: Valutazione del Fondo su Modulo Economico Finanziario, con esclusione valutazione andamentale (Crif-Cerved-Centrale Rischi). Non c'è obbligo da parte della banca a concedere il finanziamento, il ricorso ad una maggiore garanzia facilita, tuttavia la banca valuta comunque la capacità di rimborso del finanziamento del soggetto, avrà una maggior tutela e quindi minori perdite nel caso di mancato o parziale rimborso. Tasso applicato: non vi è alcuna definizione di limiti di tasso Costo della garanzia: ZERO Finanziamento per IMPRESE FINO A 499 DIPENDENTI, importo massimo garantito annuo € 5 mln, per poter arrivare questo limite occorre inserire nella richiesta al fondo la PD, in mancanza l’importo massimo resta € 2,5 milioni). Valutazione della pratica: Valutazione del Fondo su Modulo Economico Finanziario, con esclusione valutazione andamentale (Crif-Cerved-Centrale Rischi). Non c'è obbligo da parte della banca a concedere il finanziamento, il ricorso ad una maggiore garanzia facilita, tuttavia la banca valuta comunque la capacità di rimborso del finanziamento del soggetto, avrà una maggior tutela e quindi minori perdite nel caso di mancato o parziale rimborso. Tasso applicato: non vi è alcuna definizione di limiti di tasso Costo della garanzia: ZERO Di seguito una anticipazione dei contenuti del Decreto Liquidità per le PMI che utilizzeranno SACE: Non sono escluse le PMI, queste ultime possono scegliere sia SACE che Fondo di Garanzia per la garanzia da applicare al finanziamento, chiaramente va fatta una valutazione di opportunità, di costo, di velocità nel ricevere la garanzia, di tasso applicato. Hai bisogno di approfondire e valutare la tua posizione? CLICCA SUL LINK -- > QUI

  • In arrivo liquidità per le imprese con garanzia dello stato fino al 25% del fatturato

    Ad aprile sarà varato il DECRETO LIQUIDITÀ con il quale il Governo intende supportare le imprese in questo momento di enorme crisi dovuto alla chiusura forzata e/o diminuzione di fatturato. Cosa prevederà il decreto? Prestiti fino a 25mila euro con garanzia dello Stato al 100%, senza valutazione del credito. Prestiti fino a 800mila euro con garanzia dello Stato al 100%, con una valutazione della solvibilità. Prestiti fino a 5milioni euro con garanzia dello Sato al 90%, si potrà arrivare al 100% con la controgaranzia di Confidi e con una valutazione che tiene conto solo della situazione pre-crisi Covid19". Che durata avranno questi finanziamenti? E' previsto un periodo di restituzione fino a sei anni Con quali modalità saranno concessi? Saranno previste diverse semplificazioni burocratiche al fine di erogare velocemente queste somme. Tra le semplificazioni ci sarà la possibilità di presentare la certificazione antimafia anche successivamente al rilascio del prestito. Chi può intervenire per aiutare le imprese? Anche Regioni e Comuni, che vorranno unire unire le forze per aiutare i territori e garantire le aziende locali possano contribuire con risorse proprie. Richiedi come ottenere liquidità cliccando sul LINK -- > QUI

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