I PILASTRI DELLA RIFORMA:
Adozione di un nuovo modello di valutazione delle imprese
Rimodulazione delle misure di garanzia in funzione inversa della rischiosità del prenditore
GLI OBIETTIVI DELLA RIFORMA:
AMPLIAMENTO PLATEA DEI BENEFICIARI
Fissata una soglia limite di accesso al Fondo, in termini di PD, a un valore (9,43%) che consente un significativo allargamento della platea dei potenziali beneficiari (sul campione di circa 250 mila imprese, escluso solo l’8% circa rispetto al 30% registrato dall’applicazione del precedente modello di scoring).
MAGGIORE FOCALIZZAZIONE SU IMPRESE A RISCHIO RAZIONAMENTO
Misure di copertura più elevate per le imprese, comunque sane, maggiormente esposte a rischio di razionamento sul mercato del credito
MAGGIORE SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI
Orientamento del Fondo verso una maggiore copertura dei finanziamenti a fronte di investimento
MAGGIORE EFFICIENZA GESTIONALE
Accantonamenti correlati al rischio. Più efficace monitoraggio e presidio dei rischi
INTEGRAZIONE / ADDIZIONALITÀ
Maggiori margini per attrarre risorse regionali e/o comunitarie per il cofinanziamento degli interventi, in un’ottica di efficace integrazione e reale addizionalità
' INTRODOTTE:NOVITÀ
La riforma comporta una radicale modifica del funzionamento del Fondo di garanzia per le PMI. In particolare, tale progetto di riforma prevede:
l’applicazione di un modello di rating per la valutazione delle richieste di garanzia
la distinzione tra controgaranzia e riassicurazione;
una nuova articolazione delle misure massime di copertura in funzione della PD del soggetto beneficiario, durata e della tipologia dell’operazione finanziaria;
l’introduzione di nuove modalità di intervento: le operazioni a rischio tripartito
una copertura sempre all’80% per le operazioni a fronte di investimento;
un importo massimo garantito per singola impresa pari a € 2,5 mln